Marta Isaia

Psicologa
Psicoterapeuta

Ognuno di noi ha il diritto di stare bene

Succede di vivere momenti della vita in cui non ci sentiamo soddisfatti, o magari proviamo ansia nell’affrontare la nostra quotidianità, o ancora attraversiamo un periodo in cui ci sentiamo senza energie, tristi, depressi, apatici. Ogni difficoltà relazionale è frutto di disfunzioni nelle relazioni che abbiamo instauratoUn percorso di supporto psicologico o psicoterapeutico fa si che il nostro modo di percepire e di vedere le situazioni in cui ci sentiamo in difficoltà cambi. Attraverso il confronto con una persona esterna e preparata a sostenerci, impariamo a riconoscere le nostre risorse e ad utilizzarle, a dare una lettura ed una spiegazione ai nostri comportamenti o sensazioni. L’ansia si può definire una reazione a situazioni in cui ci sentiamo inadeguati e poco efficaci, oppure in cui proviamo paura in maniera inspiegabile. Lavorando sulle cause di queste sensazioni si arriva rapidamente a stare meglio e a recuperare le proprie abitudini di vita. La depressione invece ci rende apatici, immobili, senza energie vitali disponibili. E’ importante, di fronte a queste sensazioni non sottovalutarle, prendersi cura di se stessi in modo che non diventi una condizione cronica che ci toglie la spinta a vivere e godere di ciò e di chi ci circonda.

Il percorso di Psicoterapia rappresenta, nella mia esperienza personale così come per la ricerca, l’unico strumento di cambiamento duraturo nella vita di una persona attraversata da difficoltà, lutti, traumi, delusione, ansia e preoccupazione, depressionePer questo tipo di lavoro mi è stata utile la formazione in Psicoterapia Sistemica Familiare e la successiva formazione per l’utilizzo della tecnica dell’EMDR. Attraverso la relazione terapeutica e l’utilizzo della stimolazione bioculare la persona può rielaborare i momenti più critici della propria vita “in sicurezza”, nel presente, dando una nuova lettura del passato che diventa una risorsa da cui partire, piuttosto che un buco nero che risucchia tutte le energie e che continua a interferire con la vita presente.

Andare dallo psicologo significa incontrare una persona, provare delle emozioni, delle sensazioni. Propongo sempre un primo colloquio gratuito per conoscersi, per capire se posso rispondere alle esigenze della persona in quel momento della vita, per valutare la motivazione ad intraprendere un percorso, per capire se la domanda di aiuto può trovare una risposta nel mio modo di lavorare. Mi occupo di psicoterapia individuale, di coppia, familiare, supporto alla genitorialitáInsieme condividiamo la richiesta e propongo la modalità di aiuto più adatta in quel momento.

Se dopo il primo incontro, in cui la persona mi racconta per sommi capi la sua difficoltà attuale e io racconto la mia esperienza professionale, decidiamo di rivederci, propongo un primo periodo di sedute settimanali. Questo per permettermi di esplorare insieme la storia del paziente, attraverso la compilazione di un genogramma familiare, in cui viene rappresentata graficamente la famiglia del paziente, risalendo di almeno tre generazioni. Dopo due o tre incontri dedicati alla storia, viene condiviso “da dove cominciare” a lavorare, cioè con il paziente decido quali sono state le difficoltà o gli eventi che oggi lo fanno stare male e su queste iniziamo a lavorare. Il lavoro terapeutico si articola attraverso un lavoro sugli aspetti relazionali della persona, la proposta di attività tese a modificare le abitudini o i comportamenti disfunzionali o che non favoriscono il cambiamento, a volte la richiesta di scrivere determinate osservazioni su di se in specifiche occasioni. Di solito il clima di ascolto che si crea in studio e la possibilità di confrontarsi con una persona esterna che non giudica permettono al paziente di osservare già autonomamente dalle prime sedute le connessioni tra le difficoltà del presente ed i traumi o le relazioni disfunzionali del passato.

Questo primo momento di presa di coscienza è fondamentale, viene sempre sentito dal paziente come una grande risorsa che gli permette di avere uno sguardo diverso sugli eventi e sulle persone della sua vita. Già questo spesso permette l’avvio di cambiamenti, a volte spontanei, a volte guidati dal terapeuta che incoraggia e sostiene, che fanno cambiare la qualità della vita e del modo in cui vengono percepite e vissute le relazioni. Il percorso terapeutico è uno spazio che viene costruito insieme, in cui sperimentare una relazione positiva e costante, che permette di trovare la forza per affrontare le difficoltà ed eventuali traumi del passato, che da soli non è possibile elaborare efficacemente. In questi casi, l’utilizzo della tecnica dell’EMDR permette di affrontare un ricordo alla volta, in sicurezza in modo che le emozioni ad esso connesse diventino una risorsa per il cambiamento e non un blocco o un ostacolo per la vita presente.

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